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domenica 26 giugno 2011

Vegetariana...o non vegetariana....?

Un argomento che ritorna periodicamente alla ribalta: mangiare o non mangiare carne...? 
Perchè si, perchè no ? Se si: quale si, quale no ? E perchè ?
Ho passato 4-5 anni durante quali non potevo ne toccare, ne sentire l'odore della carne cruda...poi all'improviso 
"sono guarita"....come diceva una mia amica, grande mangiatrice di bistecche....
Ecco un altro libro che si occupa di questo argomento con la geniale capacità narrativa di Jonathan Safran Foer. Buona lettura e ...buon appetito.....:)


"....Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la domenica con sua nonna. Quando arrivava, lei lo sollevava per aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando andava via. Ma non era solo affetto, il suo: dietro c’era la preoccupazione costante di sapere che il nipote avesse mangiato a sufficienza. La preoccupazione di chi è quasi morto di fame durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di maiale che l’avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher, perché «se niente importa, non c’è niente da salvare». Il cibo per lei non è solo cibo, è «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore».
Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più importante. Questo libro è il frutto di un’indagine durata quasi tre anni che l’ha portato negli allevamenti intensivi, visitati anche nel cuore della notte, che l’ha spinto a raccontare le violenze sugli animali e i venefici trattamenti a base di farmaci che devono subire, a descrivere come vengono uccisi per diventare il nostro cibo quotidiano.
 
 
 I GIUDIZI  
  "Gli orrori quotidiani dell'allevamento intensivo sono raccontati in modo così vivido... che chiunque, dopo aver letto il libro di Foer, continuasse a consumare i prodotti industriali dovrebbe essere senza cuore o senza raziocinio."
J.M. Coetzee
"L'appello di Foer per un vegetarianismo di tipo etico è molto coinvolgente... Una solida e sconfortante indagine, con una forza di persuasione che scuoterà tutti coloro che mangiano carne."
Kirkus Reviews
 
 
 UN BRANO  
  "E' antropomorfismo provare a immaginarsi dentro la gabbia di un animale d’allevamento? E antropodiniego non farlo?
Una gabbia per galline ovaiole concede in genere a ogni animale una superficie all’incirca di quattro decimetri quadrati: uno spazio grande poco meno di un foglio A4. Le gabbie sono accatastate in pile da tre a nove — il Giappone detiene il record d’altezza per le gabbie di batteria, con pile di diciotto gabbie — in capannoni privi di finestre.
Entra mentalmente in un ascensore affollato, un ascensore così affollato che non riesci a girarti senza sbattere (esasperandolo) contro il tuo vicino. Un ascensore così affollato che spesso rimani sollevato a mezz’aria. Il che è una specie di benedizione, perché il pavimento inclinato è fatto di fil di ferro che ti sega i piedi. Dopo un po’ quelli che stanno nell’ascensore perderanno la capacità di lavorare nell’interesse del gruppo. Alcuni diventeranno violenti, altri impazziranno. Qualcuno, privato di cibo e speranza, si volgerà al cannibalismo.
Non c’è tregua, non c’è sollievo. Non arriverà nessun addetto a riparare l’ascensore. Le porte si apriranno una sola volta, al termine della tua vita, per portarti nell’unico posto peggiore..."